Tipi di programmazione per le attività di sostegno e non

Un studente che ha un disturbo specifico dell'apprendimento (DSA: dislessia, la disortografia, la disgrafia e la discalculia sono Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA)) ai sensi delle legge 170/2010 deve avere un Piano didattico personalizzato (PDP); un alunno con una disabilità riconosciuta dalla legge 104/1992 perchè gli è riconosciuta una disabilità di qualche tipo deve avere un Piano educativa individualizzato (PEI).

Il docente per le attività di sostegno non può essere assegnato in presenza della sola DIAGNOSI di un disturbo specifico dell'apprendimento (DSA); se un ragazzo ha un disturbo specifico dell'apprendimento (DSA) ed ha anche il sostegno, allora avrà, oltre al codice ICD.10 (la classificazione dell'Organizzazione mondiale della sanità che definisce le diverse disabilità) F.81. … (+ un altro numero a seconda che sia dislessia, discalculia, disgrazia, disortografia o disturbo misto), anche un altro codice che indica una patologia associata per la quale rientra nella casistica della legge 104.

Il disturbo di apprendimento può essere SPECIFICO, allora è un disturbo specifico dell'apprendimento (DSA) quindi legge 170/2010 e Piano didattico personalizzato (PDP); il disturbo di apprendimento può essere la CONSEGUENZA di un altro disturbo (ad es. DDAI, disturbo del linguaggio, ritardo mentale, disturbo della sfera emotiva, ecc.) che, se certificato, permette l'accesso alle provvidenze della legge 104/1992, all'insegnante di sostegno e al Piano educativo individualizzato (PEI).

TIPO DI PROGRAMMAZIONE

  • normale, della classe (eventualmente con particolari accorgimenti come, ad esempio, la guida/mediazione dell’insegnante di sostegno pensiamo ad es. ad alunni ciechi che hanno bisogno della trascrizione in Braille o sordi che hanno bisogno della traduzione in LIS, ecc.);
  • per obiettivi minimi (perseguimento degli obiettivi più “bassi”, essenziali, ma comunque fissati per l’intera classe dall’insegnante della materia e/o dal dipartimento disciplinare come standard curriculare minimo nell’ottica della prescritta individualizzazione della didattica; percorso di apprendimento ridotto/semplificato nei contenuti che restano però paralleli a quelli della classe);
  • individualizzata (percorso educativo-didattico flessibile che si discosta, senza stravolgerlo, dal piano didattico elaborato per la classe in modo da adattare obiettivi e contenuti, metodi, strumenti e verifiche alle esigenze specifiche dell’alunno);
  • differenziata (programmazione che, come previsto per legge, prevede un percorso personalizzato con obiettivi e contenuti anche diversi da quelli dei compagni; in questo caso le verifiche  – compreso l’esame finale – devono essere effettuate attraverso prove differenti, in linea con gli interventi educativo-didattici attuati e quindi idonee a valutare il raggiungimento di tali obiettivi personalizzati).

Per ulteriori info vedere questo link:
http://www.rivistadidattica.com/bibliografie/bibliografie_81.htm